L’attenzione è fondamentale. L’attenzione gratifica. Il nostro cervello cerca stimoli, e più ne riceve rapidamente, più ne viene appagato.
Dopamina.
La tua amigdala è stata dirottata da Instagram.
Il nostro cervello ha un meccanismo per cui ciò che più facciamo, sarà ciò che subconsciamente cerca di darti in maggior quantità. È il meccanismo delle dipendenze, e il cervello umano è naturalmente tendente alla dipendenza. Dipendenza da cose positive, come cibo, sonno, relazioni sociali. Ma anche non così positive, specialmente se a confezionare i feed delle app social sono multinazionali multimiliardarie con interessi potenzialmente diversi dal tuo benessere psichico e fisico.
Se hai una ossessione per pensieri negativi, ansiogeni, stressanti, è probabile che tu abbia già provato mille tecniche per uscirne. Magari anche psicofarmaci. Ma il tuo cervello continuerà a proporti quel tipo di stimoli, visto che l’hai addestrato a farlo.
Ma come si altera un condizionamento? Visto che ciascuna delle cose da cui ci lasciamo influenzare, acquisisce una maggiore rilevanza proprio per questo meccanismo della ripetizione, non è così facile. Tutto sta nelle abitudini, quei comportamenti semiautomatici che costruiamo e che ci permettono di allacciarci le scarpe mentre pensiamo alla strada migliore per il tragitto che imboccheremo tra qualche minuto.
Ma le abitudini, oltreché utili, possono anche essere dannose; allora come ne usciamo?
Per fortuna, tutto ciò che serve è un po’ di determinazione.
Con un solo mese di attenzione, una abitudine può essere appresa, soppressa, modificata.
Attenzione?
Esatto: attenzione cosciente. Se abbiamo una dipendenza da feed di app, magari accentuata dagli effetti ipnotici delle animazioni, probabilmente apriamo inconsciamente una o più app diverse volte durante il giorno, e ci trascorriamo un tempo ingiustificabile, traendone una minima soddisfazione. Ma perché lo facciamo allora? Perché il nostro cervello ci gratifica quando viene (super)stimolato. Non importa se gli stimoli siano arte o immondizia, se siano utili o perniciosi per la nostra salute fisica e mentale. Finché riescono ad attirare la nostra attenzione, 9 persone su 10 si ritrovano avvinghiate nell’esperienza dell’app per un tempo eccessivo. Il tutto grazie al meccanismo di gratifica per le novità, che ci seduce con la dopamina.
Il mercato delle app è dominato dalla comprensione dell’elemento chiave del successo economico: più tempo gli utenti passano nell’app, maggiore sarà la quantità di dati raccolta, maggiore sarà il ritorno nella vendita degli stessi, sia essa ottenuta tramite pubblicità mirate oppure con sistemi più sfuggenti e viscidi.
E per questo gli effetti di animazione, lo scorrimento morbido, i rimbalzi che simulano la gravità, e l’uso immediato ed intuitivo determinano automaticamente un effetto ipnotico irresistibile ai più.
Perché è così difficile uscirne?
Semplice. Il pensiero cosciente richiede energia. Zuccheri, e ancora più grassi, trasformati dal nostro cervello in nuove sinapsi, una conquista per tutta la vita, che però paghiamo con grandi quantità di energia. Come sanno gli scacchisti, il cervello da solo, sotto stimolo intenso, può arrivare a assorbire il 70% delle nostre risorse energetiche: un “costo” nutrizionale faticoso da mettere in bilancio.
La determinazione necessaria per abbandonare una abitudine è direttamente proporzionale all’intensità con cui viviamo questa abitudine; ma visto che gli eventuali effetti avversi che vogliamo contrastare sono probabilmente della stessa intensità, ti sarà facile trovare le energie per sopraffare l’abitudine.
Ma allora, da cosa nascono le dipendenze?
Da un lato, da una distorta percezione: anche una abitudine che non dia assuefazione e dipendenza, può insinuare queste idee nella tua mente e potresti trovarti ad accettarne la verità senza metterla in dubbio;
Un meccanismo fisico o psicologico di dipendenza, come ad esempio l’associazione di un comportamento con una buona immagine di sé, oppure una scarica di dopamina, possono sopraffare la nostra determinazione. Specialmente a distanza, dopo che la decisione iniziale è sufficientemente lontana, e così sono un po’ sopiti nella memoria i pericoli associati all’abitudine soppressa, siamo vulnerabili ad essere inclini a riconsiderare la decisione. Ma siamo inclini, in realtà è il nostro subconscio che cerca di difendere in extremis l’abitudine che tanta fatica ha fatto a stabilire, e che a questo fine può tentare di fregarci facendoci provare piacere, curiosità…
Ma facciamo un passo indietro.
L’immaginazione
La tua immaginazione è potente. Immagina di essere in uno stato di perfetta armonia. Prendi tutto il tempo che vuoi. Fai una nota mentale della sensazione che hai appena provato.
Ora lasciami guidare la tua immaginazione. Segui il ritmo del tuo respiro per qualche secondo, senti un’energia calda, positiva, come un’onda che lava via la tensione, partendo dalla cima della tua testa fino alle dita dei piedi, e onda dopo onda ti lascia sempre più rilassata, in uno stato di pace, e con ogni respiro questa sensazione si amplifica, l’intensità la rende ancora più reale. Ripeti. E ancora. Continua con ogni respiro profondo. Ora immagina che ogni respiro che prendi, il tuo sistema nervoso, il tuo cervello e il tuo corpo si allineano in una risonanza, e senti irradiarsi dal cuore un calore benefico, puoi immaginarlo come una luce calda rosso-arancio che travolge tutto il tuo corpo, dall’interno, organo dopo organo, muscolo dopo muscolo, vena dopo vena, nervo dopo nervo, avvolgendoli nella luce calda e rilassante, senti risuonare il tuo intero organismo, mentre sciogli completamente i muscoli delle palpebre, le guance, il collo, le spalle, e una dopo l’altra ogni fibra del tuo corpo… finché senti la pelle vibrare, il sangue scorrere nelle vene, il cuore battere più forte, e un sorriso enigmatico raggiunge le tue labbra. Lasciati travolgere da questa sensazione calda e piacevole.
Ora, facciamo un rapido confronto tra le due sensazioni che hai appena provato. Probabilmente la seconda è stata un po’ più intensa, più ricca, più coinvolgente. Forse sei arrivata a provare un brivido, un tepore, una sensazione piacevole. Forse stai sorridendo.
La tua immaginazione può essere uno strumento fantastico, perché ti permette di immergerti dentro esperienze intense, radicali, che insistono sulla intima natura di ciò che sei, quando ti lasci guidare dalle mie parole.
La tua immaginazione è così potente che può farti provare emozioni reali, sensazioni fantastiche. Quando sogni, provi le emozioni più intense, vedi cose che i tuoi occhi non possono più vedere, e ne trai lo stesso effetto, le stesse emozioni. La tua immaginazione è così potente da farti rivivere una emozione che hai già provato, investirti con sensazioni intense e reali. Ma come fa? Producendo le stesse scariche di adrenalina, endorfina, serotonina, dopamina. E puoi imparare facilmente, se ti lasci andare in questo piacevole stato euforico di trance, a provare questi effetti, ad associarli alle mie parole, e in men che non si dica, al solo pensare alle mie parole potrai permettere al tuo subconscio di farti provare queste meravigliose emozioni.
Le dipendenze
Ma come ci aiuta questo contro le dipendenze nocive? Quelle così forti, così ineluttabili, da risultare un ostacolo insormontabile per la nostra forza di volontà? Semplice. Come abbiamo visto, l’ipnosi erotica è sicuramente più forte. Perché fa leva sulle pulsioni più ancestrali del nostro essere. E allora, basta sostituire l’abitudine indesiderata con qualcosa che rapisce la tua mente, ti coinvolge fisicamente, e per cui puoi provare un intenso desiderio… inizia ad affiorare l'idea?
Con un percorso di autoipnosi, e ipnosi erotica, puoi combinare i migliori benefici per la tua persona, e nel frattempo rendere intensamente eccitanti molti momenti della tua giornata, e ottenendone in cambio una rinnovata energia per raggiungere i tuoi obiettivi.
La battaglia per l’attenzione
Si, parliamo della tua attenzione!
Ti eri forse distratta? L’uso frequente di elementi di stimolazione quali instagram, facebook ecc., ma anche siti di notizie, giochi, memes, tende a produrre un meccanismo di appagamento estremamente rapido nel nostro cervello, e di conseguenza la soglia di attenzione tende a crollare dopo 30-40 secondi. Allontanarsi dal telefono, e ridurne l’utilizzo complessivo a meno di mezz’ora al giorno, è il metodo sicuro che migliaia di persone hanno adottato per riprendere possesso della propria vita, della propria autonomia, della propria identità, delle proprie idee, del proprio tempo libero, delle proprie amicizie... della propria felicità.
Ma come si può resistere?
Sei al sicuro
Cercherò di non dare nulla per scontato. Devi sentirti al sicuro. Nella riservatezza di casa tua, camera tua. Vuoi esser sicura di non esser disturbata, quindi telefoni in modalità aereo, sveglie spente, tende tirate. Vuoi esser sicura della tua decisione, quindi ripeti a voce alta: “io uso il telefono al massimo per 15 minuti al giorno” o qualunque sia il tuo proposito. Scrivilo su un foglio in vista. Così sarà più facile orientarti quando ti sarai lasciata andare un po’ di più.
La motivazione
Il motivo che ti spinge, è che non vuoi essere manipolata tramite le leve del tuo subconscio dalle app social. Il problema che ti ha frenato sinora, è che il tuo cervello si è già lasciato sedurre, ovvero sei già stata programmata per dipendere da questo tipo di stimolazione, e non è battaglia facile da vincere, vista la posizione ingombrante che questa ha assunto nella tua vita.
E allora, invece di farti controllare per gli oscuri fini dei magnati dei social, che lo hanno fatto clandestinamente, prendendo di forza un posto nel tuo tempo, scegli un altro tipo di controllo, uno che può darti molto più piacere, molto più appagamento, e che puoi controllare molto meglio, essendo esplicito nei suoi contenuti.
L’utilizzo indiscriminato dei subliminali in pubblicità è prova indiscussa dell’efficacia della manipolazione a livello subconscio; infatti, se non ci rendiamo consciamente conto di esser manipolati, minore sarà la nostra possibilità di reagire ed opporci.
Ma quando sceglia di lasciarti condurre in uno stato ipnotico, lo fai con coscienza e con un fine, e ne trai una serie di benefici: rilassamento, euforia, eccitazione, benessere. Per questo è tanto più forte di altri stimoli, e ciononostante essendo esplicito è più facile da contenere e controllare.
Inoltre, il rafforzamento cerebrale, il principio già esposto che ci fa cercare di più le attività nelle quali trascorriamo maggior tempo, fa si che fare un passaggio anche repentino sia non solo possibile, ma addirittura facile.
Ma come si comincia?
Qui arriva il bello. Probabilmente hai già cominciato. Questo potrebbe non essere il primo articolo sull’ipnosi erotica che leggi. Potresti avere già un interesse, magari recondito, magari antico, una curiosità per questo mondo misterioso che ti arriva dall’infanzia… ogni volta che leggi un altro racconto, ogni volta che ti ritrovi eccitata dopo aver fantasticato di essere ipnotizzata da un misterioso individuo… ogni volta che ti tocchi e pensi a scenari ipnotici, rinforzi l’efficacia delle suggestioni ipnotiche, e quindi ogni nuova esperienza sarà più intensa, e sarà sempre più facile preferire l’ipnosi erotica alle app che competono per la tua attenzione per venderti un altro paio di scarpe.
Compra le scarpe che vuoi
Non quelle che ti vogliono far comprare.