Natalia riagganciò il telefono e lo contemplò con un sorriso soddisfatto. Stavolta c'era del potenziale.
Dall'altra parte della città, Dean stava pensando la stessa cosa. Lo schermo del computer gli illuminava il viso con una luce fredda mentre scorreva il profilo di Natalia, annuendo a ogni somiglianza tra i gusti e le preferenze dichiarate. Non era una corrispondenza perfetta: era un po' più giovane di quanto avesse in mente e i suoi gusti musicali erano … discutibili; ma era rimasto colpito dal suo fascino e dalla sua arguzia.
Natalia si sdraiò sul letto, accarezzando pigramente il telefono mentre ripercorreva la conversazione. Dean aveva davvero una bella voce, pensò. Morbida e rilassante. Non c'era da stupirsi, visto che era un ipnotista, ovviamente, ma sembrava genuina, naturale. Riuscì a immaginarsi mentre ascoltava quella voce, a rilassarsi, a sentirsi distante e sognante... e notò quella deliziosa sensazione di galleggiamento sospeso mentre una serie di fantasie personali le fluttuavano nella mente. Chissà se mi ipnotizzerebbe, pensò. Sarebbe eccitante.
Dean non aveva clienti in programma fino alle 11:00, ma aprì comunque l'ufficio alle 8:00, come faceva sempre. Visite senza appuntamento era improbabili nel settore dell'ipnoterapia, ma pensava che almeno chiunque passasse di lì potesse capire che era aperto per lavoro, il che implicava che era occupato. E se era occupato, doveva essere bravo.
La sua giornata iniziò come sempre quando non c'erano clienti: Dean si sedette alla sua scrivania e visitò i suoi blog preferiti sull'ipnosi. Aveva una piccola rete che gli aveva procurato alcune buone referenze, per cui valeva la pena di tenerla aggiornata e aveva il vantaggio di permettergli di parlare di ipnosi tra colleghi.
Mentre era così affaccendato, il suo telefono ricevette un messaggio.
[NataliaH] Buongiorno. Giornata impegnativa?
Dean sorrise. Immagino di piacerle anch'io. Prese il telefono e digitò una risposta sulla piccola tastiera.
[DeanR] Non subito. Tu?
[NataliaH] Più o meno. Fogli su fogli e calcoli di fine mese. Pensi di potermi ipnotizzare per farmi apprezzare le scartoffie? 😋
Un sorriso incontenibile si dipinse sul volto di Dean. Natalia aveva accennato più di una volta nelle loro telefonate che era curiosa di essere ipnotizzata. Decise che una battuta poteva essere la risposta migliore.
[DeanR] Forse, ma le mie tariffe sono piuttosto alte per questo. Alterare le personalità è complicato, sai 😊
Natalia lesse la risposta e sentì un formicolio scorrerle lungo lo stomaco e tra le gambe. Ma ce l’ha un’idea di quanto sarebbe eccitante? Si domandò. Vediamo se sta solo giocando.
[NataliaH] Scommetto che lo dici a tutte le tue donne per distrarle prima di affascinarle.
I minuti trascorrevano mentre Natalia tratteneva il respiro. Avrebbe abboccato?
[DeanR] Non mi faccio mai sedurre al telefono. Incontriamoci a cena, però, e ne parleremo. 😉
Una risatina soddisfatta le sfuggì dalle labbra. Sì, questo ragazzo aveva decisamente potenziale.
[NataliaH] Con così poco preavviso? Penserai che sono una facile, o peggio, che non ho una vita sociale.
La risposta di lui, quando arrivò, la fece ridere.
[DeanR] In questo caso potresti anche dire di sì, perché è chiaro che sono ancora peggio, visto che te l’ho chiesto io.
Ok, pensò, ci sta. Ma fino a che punto?
[NataliaH] Ma allora come faccio a sapere che sai soddisfare una donna come si deve?
La sua mano esitò con il puntatore del mouse sul tasto Invia. Era troppo audace? C'era solo un modo per scoprirlo.
Dean fece un salto quando vide la risposta di Natalia, che lo stuzzicava e lo sfidava allo stesso tempo. Va bene, decise, starò al tuo gioco. I suoi pollici digitarono:
[DeanR] Posso farti venire prima ancora di incontrarti di persona. Questo mi farebbe guadagnare un appuntamento a cena?
Non ebbe il tempo di ripensarci prima di inviare. L'adrenalina gli scorreva dentro mentre immaginava che lei leggesse quel messaggio e si spegnesse completamente... o forse si eccitasse. Non lo fece aspettare a lungo.
[NataliaH] Fallo e potrei mangiare te per cena! Ma mi stai solo stuzzicando... non c'è modo che tu possa riuscirci.
Dean dovette ammettere a se stesso che probabilmente aveva ragione. Ma era una giornata fiacca, Natalia aveva una voce deliziosa e lui sospettava che potesse essere più aperta ai suggerimenti di quanto pensasse. Iniziò a prender forma un piano.
[DeanR] Sei sicura? Allora facciamo una scommessa. Se riesco a farti avere un orgasmo prima della fine della tua giornata lavorativa, vieni a cena da me stasera.
Natalia fissò il testo sul suo telefono e sentì un fiotto di calore formarsi tra le gambe alla sola possibilità che una cosa del genere potesse accadere. Sta bluffando, pensò. Ma che bluff! Fremeva per la curiosità.
[NataliaH] Così sicuro di te! Ma cosa ci guadagno io?
Sapeva almeno quale sarebbe stata una parte della risposta. Tuttavia, doveva stuzzicarlo.
[DeanR] Un orgasmo e una bella cena, per cominciare. Non male per aver perso una scommessa. Cosa vorresti di più?
Le balenavano in mente diverse idee, la maggior parte delle quali coinvolgevano la sua faccia e la sua figa. Doveva ricordargli chi avrebbe stabilito il ritmo.
[NataliaH] Che ne dici di questo: se perdi, devi pulire il mio appartamento. Nudo. Ti senti ancora così sicuro di te?
La risposta fu così rapida da sorprenderla.
[DeanR] D’accordo. A che ora stacchi dal lavoro oggi?
Natalia sorrise al suo telefono. Questo prometteva di essere troppo bello per riuscire a descriverlo.
[NataliaH] Alle cinque. Quindi ci vediamo alle sei e mi aspetto che tu sia nudo per le 6:05. 😄
Dall'altra parte della città, anche Dean stava ridendo.
[DeanR] Beh, ok, ma se cucinerò la nostra cena nudo, il minimo che tu possa fare è spogliarti con me per mangiarla.
Immaginò la sua reazione e fece un sorriso ancora più largo. Un po' di presupposizioni, qualche suggerimento celato, e la cosa potrebbe funzionare. E anche se non funzionasse, sarebbe comunque divertente.
Invece di aspettare la risposta di Natalia, iniziò con uno o due suggerimenti indiretti.
[DeanR] Forse non ricordi di avermi detto che ti piace l'idea di essere sedotta attraverso l'ipnosi. Assicurati solo di non lasciarti andare in ipnosi troppo in fretta... Voglio che tu ti diverta quanto me.
La fronte di Natalia si corrugò. Quando glielo aveva detto? C'era stata una sfilza di allusioni nelle loro ultime due telefonate, in gran parte istigata da lei. Troppo per ricordare ogni dettaglio. Cos'altro si era lasciata sfuggire?
Il telefono squillò.
[DeanR] Scommetto che in questo momento sei seduta alla tua scrivania, pensando a tutte le cose di cui abbiamo parlato al telefono, domandandoti quante cose hai dimenticato di avermi detto, e allo stesso tempo cerchi di ignorare la vocina nel retro della tua mente che segretamente vuole proprio essere sedotta e ipnotizzata.
Spalancò gli occhi quando si rese conto di quanto lui avesse descritto fedelmente i suoi pensieri. Ma l'ultima parte, quella sulla voce? Sì, dovette ammettere, sarebbe stato davvero fantastico eccitarsi a tal punto da venire in ufficio. Tuttavia, non poteva permettergli di pensare di averla in pugno. Almeno, non così presto.
[NataliaH] Non ho idea di cosa tu voglia dire. Sto pensando al lavoro mentre una piccola parte della mia mente scrive una lunga lista di faccende da sbrigare per il mio cameriere nudo.
Questo dovrebbe rallentarlo, si disse. Poi il telefono squillò di nuovo.
[DeanR] Ti piacerebbe, vero? Riesci a immaginarmi ora, nudo e a quattro zampe, mentre pulisco il pavimento della tua cucina mentre guardi i miei muscoli muoversi? Forse fantasticherai anche di passarmi accanto e di vedermi sbirciare sotto la tua gonna.
Per qualche secondo accadde proprio questo. Poi si destò dal fantasticare, e si rese conto che così stava facendo proprio il suo gioco.
[NataliaH] Sembra una tua fantasia, non la mia. Forse pensi di potermi ipnotizzare con il tuo pisello o qualcosa del genere.
La risposta di lui arrivò mentre lei leggeva un'e-mail su una riunione del personale.
[DeanR] Possiamo farlo se vuoi, ma credo che preferiresti essere sedotta dalla mia voce, non è vero? Immagina la mia voce che pronuncia queste parole, forse ti chiederai quando inizierai a sentire quella sensazione laggiù che comincia a crescere.
"C'è qualcosa, Nat?"
Il telefono le scivolò dalle dita sbigottite mentre alzava lo sguardo per trovare Eugene del reparto IT a fianco in piedi dietro di lei. Una vampata le salì al collo e sul viso. "Oh, niente. Scartoffie".
"Ah-ah..." I suoi occhi si spostarono dal viso arrossato al telefono e indietro. "Deve essere una cosa da niente. Volevo solo sapere cosa vi serve per i nuovi stagisti".
Stagisti? "Oh, giusto. I nuovi stagisti. La prossima settimana. Posso ricontattarti più tardi?".
Eugene scrollò le spalle e se ne andò.
[NataliaH] Che figura, un tizio dell'IT mi ha quasi visto! Deve pensare che sono pazza perché ero tutta arrossita.
Non appena premette invio, si rese conto che probabilmente non avrebbe dovuto dirlo a Dean.
Tornato nel suo ufficio, Dean vide la confessione e fede un ghigno. Le cose stavano andando anche meglio di quanto non avesse sperato.
[DeanR] Eccitante, vero? Quanto è più eccitante sapere che i tuoi colleghi possono vedere i segni della tua crescente eccitazione e potrebbero indovinare cosa farai quando diventerà troppo forte per essere ignorata?
[DeanR] Avanti, guardati intorno. Quante persone pensi che possano capire quanto sei eccitata? Possono vedere la tua pelle arrossire? Sentire il tuo respiro accelerato? Magari le tue gambe che si stringono per il piacere e il calore che senti aumentare?
[DeanR] Riesci a goderti il modo in cui ti ecciti sempre di più ad ogni messaggio che ti invio? Il tuo corpo freme di più quando ti rendi conto che posso davvero farti venire con le mie parole?
Alla fine della sua arringa, Dean si appoggiò alla sedia e aspettò di vedere quale sarebbe stata la risposta.
Natalia capì di essere nei guai. Aveva descritto esattamente i segni che lei notava in se stessa mentre leggeva. Come fa a leggermi dentro così bene? Sono così trasparente? Doveva trovare un qualche modo di reagire.
[NataliaH] Bel tentativo. Forse stasera ti farò indossare le ginocchiere mentre lavi il pavimento della cucina. E se farai un buon lavoro, forse ti lascerò fare qualcos'altro per me mentre sei in ginocchio.
Lo rilesse più volte, cercando di assorbire un po' di quella falsa spavalderia.
[DeanR] Idea interessante. Come pensi che ci si possa sentire, mi chiedo, appoggiati al bancone della cucina mentre ti sollevo la gonna e ti tiro giù le mutandine con i denti? Saresti già bagnata pensando a questa possibilità, o aspetteresti che io inizi a leccarti per sentire le tue ginocchia cedere?
Natalia immaginava che sarebbe stata una sensazione incredibile. Le ginocchia le traballavano al pensiero di essere in cucina, schiacciata contro il bancone, mentre Dean si inginocchiava con la testa sotto la gonna e le mutandine intorno alle caviglie.
Poi il telefono della scrivania squillò e la riportò – almeno in parte – alla realtà. Durante la lunga discussione d'affari sentì il telefono suonare due volte, ma non osò guardarlo finché la chiamata non finì.
[DeanR] Naturalmente, quando pensi alla mia lingua tra le tue gambe, Natalia, è facile lasciare che il tuo corpo risponda al piacere del mio tocco. Riesci a immaginare questo piacere adesso?
[DeanR] Senza parole, vedo. O forse stai già cercando un luogo privato dove puoi davvero immaginare di abbandonarti a me e di sditalinarti fino all'orgasmo? E quanto sarà bello quando lo farai?
C'è quel bagno al quinto piano, pensò Natalia, poi capì cosa significava. La sua figa si inumidì all'idea di masturbarsi in silenzio durante la pausa pranzo. Ma no, non poteva cedere così facilmente o sarebbe stata lei a inginocchiarsi al servizio di Dean. Il che sarebbe stato anche eccitante, riconobbe.
Poi arrivò il sollievo.
[DeanR] È l'ora del cliente. Immagino che questo significhi che hai un'ora o poco più prima che ti mandi un altro messaggio. Forse passerai quel tempo a chiederti come sarebbe piegarsi e prendere il mio cazzo dentro di te da dietro. O forse cercherai di non eccitarti sempre di più man mano che mi aspetti.
Un'ora dopo Dean accompagnò il suo cliente fuori dallo studio e, non appena la porta si chiuse, tornò di corsa alla scrivania. Il telefono era in modalità silenziosa per non disturbare la seduta. C'era un nuovo messaggio.
[NataliaH] O forse userò il tempo per riorganizzarmi e cominciare a stuzzicarti! Muahahaaa.
Il suo cazzo pulsò alla prospettiva.
[DeanR] In ogni caso, sferra il tuo colpo migliore. Ma sappi che più cerchi di eccitarmi, più ti ritroverai a bagnarti e ad eccitarti mentre cerchi di resistere al crescente bisogno di venire.
Natalia gemette. Doveva proprio farlo, no? Serrò la mascella e digitò comunque.
[NataliaH] Non ho bisogno di resistere a lungo, solo qualche altra ora. Sarà facile perché mi implorerai di darmi piacere. Scommetto che in questo momento riesci a immaginare la mia lingua che scivola sulla tua coscia e a sentirti diventare così duro.
Lo immaginò anche lei, mentre premeva il pulsante di invio.
[DeanR] Carino! Hai un ottimo istinto. Avanti, dimmi di più. Immagina quanto sarà bello il sesso tra noi. Sai già che tutto ciò che immagini ti fa eccitare di più, ma hai già notato che resistere rende l'eccitazione ancora più forte?
Una voce ruppe la nebbia che avvolgeva la mente di Natalia. "Ti senti bene?" Alzò lo sguardo e vide la sua vicina di ufficio Peggy in piedi sulla porta.
"Bene", disse un po' troppo in fretta. "Proprio bene".
"Sei stata così silenziosa oggi che mi chiedevo se fossi qui. E sembra che tu stia andando a fuoco".
"No, sto bene. Ne ho solo fino alle orecchie a fine mese".
Peggy fece una smorfia. "Anche io. Comunque, Nat, dovresti alzarti e fare una passeggiata o qualcosa del genere. Magari per prendere un po' d'aria fresca".
"Buona idea", acconsentì lei, più per chiudere la discussione che per reale convinzione. "È quasi ora di pranzo".
"Va bene. Non lasciare che questa merda ti faccia star male, sai? La vita è troppo breve".
Dean guardò l'orologio e vide che si avvicinava l'una. Alle 14 aveva un altro cliente e la seduta sarebbe stata lunga. Se non fosse riuscito a far venire Natalia prima di allora, la scommessa sarebbe stata quasi sicuramente persa. Questo non lo preoccupava più di tanto - in ogni caso, lui e Natalia sarebbero stati chiaramente intimi molto presto - ma voleva comunque vincere. Sarebbe così bello vincere, pensò, e si preparò per un ultimo tentativo.
Mentre Natalia si allontanava dalla scrivania per andare a pranzo, sentiva la macchia umida dove le sue mutandine avevano assorbito la sua eccitazione. Si diresse al minimarket nell'atrio e comprò un paio di collant. Poi, nel bagno delle donne, si tolse le mutandine bagnate e le infilò nella confezione al posto delle nuove calze, che indossò dopo essersi assicurata che il vestito fosse ancora asciutto nella parte posteriore. C'è mancato poco, sospirò.
Erano passati quasi dieci minuti dall'ultimo messaggio di Dean. Per un attimo si chiese se si fosse arreso. Questo le riportò alla mente l'immagine di lui inginocchiato nudo sul pavimento, che si strofinava, e che le guardava sotto la gonna... e le sue nuove calze seguirono la stessa sorte degli slip.
Quindi il telefono suonò. Due volte.
[DeanR] Cerchi ancora di resistere, Natalia? Bene. Voglio che tu ci provi. Voglio che tu provi, davvero, a non eccitarti sempre di più a ogni parola che leggi da me. Fai del tuo meglio per non immaginare la mia lingua che ti lecca la figa. Cerca di non gemere il mio nome mentre ti fai un ditalino per raggiungere l'orgasmo.
[DeanR] Naturalmente, più cerchi di resistere al bisogno di farti un ditalino per me, Natalia, più sai che hai bisogno di venire e vuoi venire per me. Prova a resistere e osserva come il bisogno diventa più forte più ci provi.
Gesù, come fa a farlo? si chiese, mentre combatteva l'impulso di abbassare il nuovo collant e farla finita. Con le dita tremanti inviò una risposta.
[NataliaH] Mi stai leggendo nel pensiero. Ma come fai?
La risposta arrivò subito.
[DeanR] Sto facendo molto di più, Natalia. Sto impiantando queste idee nella tua mente e poi ti dico quello che so che stai già pensando. E ora che lo sai, immagina cosa posso fare con la tua mente e il tuo corpo di persona.
Per fortuna Natalia era già seduta nella toilette, perché le ginocchia le tremarono e si sentì travolgere da un calore pulsante. Non si preoccupò nemmeno di togliersi le calze nuove: si accarezzò attraverso l'inserto "traspirante" bagnato fradicio. Oh, Dean, gemette tra sé e sé, è meglio che tu sia così bravo di persona!
La sua mente si spense per qualche minuto.
Il cliente delle due di Dean era un tipo analitico, e aveva bisogno di tempo per entrare in trance. Lui lo sapeva e aveva previsto due ore, così quando il cliente se ne andò sorridendo alle 15.40 si sentì sollevato. Mancava ancora un cliente e poi avrebbe dovuto affrontare la serata. Rabbrividì un po' quando aprì il cassetto per guardare il suo telefono silenziato. Poi un ampio sorriso gli si dipinse sul volto.
[NataliaH] Umm... Mi servono indicazioni per arrivare a casa tua. E potrei fare un po' tardi: prima devo passare da casa a cambiarmi.
Autore di Mind Play: A Guide to Erotic Hypnosis e The Mind Play Study Guide
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