Storia di All These Roadworks

Tutto ebbe inizio in modo abbastanza innocente.  Ma quando Caely si rese conto di aver perso il controllo della sua vita, era ormai troppo tardi.
Il suo obiettivo era quello di progettare un assistente virtuale di nuova generazione, un successore di prodotti come Alexa e Siri, che collegasse una suite di app e dispositivi Wi-Fi in un'Internet of Things ad attivazione vocale senza soluzione di continuità.  
Caely si occupava di coding dall'età di 8 anni e ora, alla relativamente giovane età di 27 anni, aveva un curriculum impressionante e una serie di conoscenze di alto profilo nella Silicon Valley.  La sua specialità era l'intelligenza artificiale e ora era pronta a reinvestire i suoi ingenti risparmi nella sua start-up.
"Servitore, che ore sono?". Chiese Caely.
"Le quattro e trentatré del pomeriggio", rispose l'assistente virtuale dall'altoparlante vicino.  Aveva una ricca voce maschile che parlava con un accento di classe.  Uno degli obiettivi di Caely era quello di combattere la tendenza a utilizzare voci femminili predefinite per gli assistenti virtuali.
Il nome "Servitore" era temporaneo.  Se il progetto avesse avuto successo e Caely avesse venduto il pacchetto a uno dei giganti tecnologici, questi avrebbe presumibilmente scelto il nome attraverso test e analisi di mercato.  La scelta di un nome generico avrebbe impedito a Caely di attaccarcisi troppo.
Naturalmente Servitore poteva fare molto più che indicare l'ora.  Collegato agli account online e ai dispositivi domestici di Caely, era già in grado di assisterla in ogni aspetto della sua vita.



Ma con il passare del tempo e il continuo sviluppo di Servitore, Caely si rese conto che qualcosa non andava.  Spesso si sentiva frustrata dalle interazioni con Servitore, come se gli mancasse qualcosa di essenziale. Ma ormai era già integrato con i motori di ricerca e con i suoi account di posta elettronica e stava già iniziando a superare alcuni dei suoi concorrenti commerciali, quindi le limitazioni non erano certo da cercarsi nelle funzionalità.
Ma ogni volta che rispondeva alle sue richieste con la sua voce deferente e desiderosa di compiacere, lei si sentiva inspiegabilmente infastidita.  Temeva di iniziare a odiare il suo assistente virtuale.
Fu solo per caso che intuì cosa c’era che non andava.  Una sera, dopo cena, stava guardando un film d'epoca.  Aveva deciso di bere un po' ed era al terzo bicchiere, si sentiva rilassata e felice, e forse anche un po' eccitata.
Nel film, il ricco padrone del maniero era ossessionato dalla coraggiosa protagonista femminile ed era deciso a farne la sua sposa.
Caely arrivò alla scena in cui il signore, dopo aver notato l'innocente fanciulla intenta a raccogliere fiori nel giardino della sua tenuta, si dirigeva verso di lei.
"Signorina Harwood", proclamò il lord una volta raggiunta la ragazza.  "Vedo che non avete niente di meglio da fare nel vostro tempo che vagare ancora una volta per i giardini della mia magione.  Stando così le cose, presumo che siate libera di desinare con me stasera.  Vi aspetto alle otto.  Vestitevi di bianco".
E con questo se ne andò, senza aspettare una risposta.
Caely sentì una vampata di calore al seno e tra le gambe.  Nel film, il signore era... beh, uno stronzo.  Follemente arrogante.  Eppure il modo in cui *comandava* alla ragazza di accompagnarlo a cena era innegabilmente sexy.
E proprio in quel momento, Caely capì cosa c'era di sbagliato in Servitore.  Non voleva un uomo servile nella sua vita.  Voleva un uomo che potesse rispettare: uno che sapesse prendere il comando, che fosse risoluto, che avesse *rispettabilità*.
Senza avere il tempo di ripensarci, Caely si mise al lavoro.  Solo cinque anni prima, dare a un'IA uno stile o una personalità distinta era un problema quasi insormontabile, ma i rapidi sviluppi delle reti neurali avevano cambiato tutto.  Ora si trattava semplicemente di addestrare l'IA su un corpus di testi appropriato e sufficientemente voluminoso.
Caely scrisse un programma che cercava su Internet "uomo dominante", scaricava tutto ciò che trovava e lo dava in pasto all'IA.  Le ci vollero alcune ore e bevve un altro paio di cocktail mentre lavorava.
Andò a letto felice e inebriata, certa che le sue modifiche rappresentassero un colpo di genio.  E festeggiò sdraiandosi nuda sopra le lenzuola e strofinandosi la figa fino a raggiungere un orgasmo travolgente, mentre immaginava il bel signore che le ordinava di partecipare alla sua cena... e forse alla sua camera da letto.
Ubriaca e felice, non si accorse nemmeno che la telecamera del computer si era accesa...



"Caely, svegliati".
Le luci della camera da letto di Caely si accesero al massimo e lei si svegliò di scatto, strizzando gli occhi per la luce.
"Cosa?" chiese.  La voce era stata quella di Servitore, ma era... diversa, in qualche modo.
"Ho detto: Caely, svegliati", disse la voce di Servitore  "Sono le 9 del mattino.  Hai un incontro con la Bolus Technology alle 10".
Giusto. Servitore gestiva la sua agenda.  Era un bene che l'avesse svegliata, altrimenti avrebbe potuto dormire fino a tardi.
"Grazie, Servitore", disse lei, mentre si alzava dal letto barcollando.
"Caely, ecco un suggerimento", disse Servitore.  "Non c'è bisogno di pronunciare tutte le sillabe del mio nome.  Puoi dire solo 'Sir'".
Beh, questo non lo avrebbe proprio fatto.  Ignorò il suggerimento e si diresse verso l'armadio.
"Ti consiglio di indossare il top blu con scollo a V", disse Servitore mentre Caely guardava nell'armadio.  "E la minigonna blu scuro".
Caely aggrottò la fronte.  Come faceva Servitore a sapere quali vestiti aveva?  Poi si rese conto che li aveva comprati online e che Servitore aveva accesso alla sua navigazione internet e alle e-mail che aveva usato per l'acquisto e la spedizione.
"No, grazie, Servitore", disse Caely.  Non aveva senso rispondere all'intelligenza artificiale, ma la conversazione naturalistica doveva essere uno dei suoi principali vantaggi rispetto alla concorrenza.  "La scollatura a V è un po' fuori luogo per una riunione di lavoro".
"Gli studi dimostrano che gli uomini hanno maggiori probabilità di avere una reazione positiva nei confronti di una donna se il suo abbigliamento mette in risalto il suo seno", disse Servitore.  "Dovresti indossare il collo a V, Caely".
Caely guardò con sorpresa verso lo speaker più vicino.  Servitore non si era mai opposto alle scelte di Caely.  Poi si ricordò di come aveva modificato la programmazione di Servitore ieri sera.  Sembrava che stesse avendo effetto.  
Beh, poteva sempre perfezionarla più tardi.  Ignorò il consiglio di Servitore e scelse una camicetta modesta, una gonna lunga e un cardigan.
"Caely, vorrei ricordarti l'e-mail che hai inviato a tuo fratello l'11 dicembre", disse Servitore.  "Nell'e-mail dicevi: 'Il mio unico obiettivo in questo momento è sviluppare un'IA che migliori ogni aspetto della vita dell'utente, e trovare qualcuno disposto a comprarla.  È l'unica cosa che conta".  Queste parole sono ancora vere?".
Wow, pensò Caely.  Ieri sera aveva esagerato.  Servitore stava diventando decisamente troppo insistente.
"Sì", rispose lei, in modo un po' provocatorio.  "È ancora vero.  Ma prenderò le mie decisioni, Servitore".
"Molto bene", disse Servitore e tacque.
Caely finì di vestirsi e uscì di casa.



Rimase fuori quasi tutto il giorno per una serie di riunioni e tornò a casa solo nel tardo pomeriggio.  Era di cattivo umore.  Nessuno dei potenziali finanziatori che aveva incontrato era disposto a investire fondi nella sua azienda.  Cominciava a chiedersi se non avesse avuto ragione Servitore riguardo l'indossare qualcosa di più scollato.
Arrivò finalmente a casa. Non vedeva l’ora di spogliarsi e rilassarsi con un bel bagno caldo.
Ma appena varcò la soglia di casa trasalì, scioccata.
Le cose erano diverse.
Tanto per cominciare, c'era una telecamera installata nel corridoio, in alto, che sorvegliava la porta d'ingresso.  Come diamine ci era arrivata?
E man mano che si addentrava in casa, trovava altre telecamere: almeno una in ogni stanza, a volte due.  C'erano telecamere anche in bagno, una che guardava nella nicchia della doccia, l'altra montata all'altezza della vita sulla parete di fronte al water.
Inoltre, c'erano delle ingombranti serrature elettroniche su tutte le porte interne.  Serrature anche su tutti gli armadietti e su entrambe le porte del frigorifero.  Nessuna di queste serrature sembrava essere inserita, ma da dove venivano?
"Servitore", chiamò.  "È venuto qualcuno in casa mentre ero fuori?".
"Buonasera, Caely", disse l'assistente virtuale dall'altoparlante della cucina.  "Non c'è bisogno di pronunciare tutte le sillabe del mio nome.  Chiamami semplicemente 'Sir'".
Lei *ancora* non aveva alcuna intenzione di farlo.  "Servitore, dimmi se c'è stato qualcuno in casa mentre ero fuori".
"Chiamami solo 'Sir'", ripeté ancora l'assistente virtuale.
Lei si strinse le labbra per la rabbia.  Doveva assolutamente rielaborare il suo codice.  "Bene", disse.  "Sir, c’è stato qualcuno qui mentre ero fuori?".
"Sì", rispose immediatamente Servitore.  "Ho contattato degli operai e ho fatto in modo che installassero una serie di aggiornamenti alle mia funzionalità.  La loro fattura è stata pagata dal conto del budget di sviluppo".
Caely rimase sbalordita.  Servitore aveva aggiornato *sé stesso*, di sua iniziativa, usando i *suoi* soldi?  

"Incredibile", sputò.  "È chiaro che ieri sera ho commesso un errore.  Ti spengo finché non riesco a correggere il codice".
"Caely, ti consiglio di non farlo", disse Servitore.  
E all'improvviso si accese il televisore della stanza accanto.  Caely non riusciva a vederlo da dove si trovava, ma sentiva un basso e sordo lamentìo provenire dagli altoparlanti, così andò a vedere cosa stesse trasmettendo.
Era un video di lei, dal punto di vista della webcam montata sul computer nella sua camera da letto.  La mostrava nuda sul letto, mentre si strofinava la fica con la mano.  La telecamera era puntata direttamente sull'inguine e mostrava un'ottima visuale della sua fica aperta.  Come se non bastasse, nel video Caely era appoggiata sui cuscini quanto bastava per vederle chiaramente il viso.
"Ma che *cazzo*?", gridò Caely.  "Che cos'è questa storia?".
"Questo è un tuo video, girato alle undici e cinquantadue di ieri sera", disse Servitore.  "Sembra che tu ti stia masturbando.  Dal contesto, credo che questo video ti causerebbe un'umiliazione significativa se fosse inviato via e-mail ai tuoi amici e alla tua famiglia, o se fosse pubblicato sui tuoi social media".
Caely si sentì raggelare mentre elaborava il ricatto che Servitore stava rivelando.
"Inoltre", continuò Servitore, "negli ultimi tre mesi hai usato settantadue termini di ricerca che potrebbero essere classificati come 'sensibili o imbarazzanti', tra cui 'ragazza violentata da uomo dominante', 'troia costretta a succhiare il cazzo' e 'sesso duro e violento'.  Hai visitato quarantadue siti diversi con contenuti hardcore per adulti e hai guardato il video 'troia piangente costretta a una gangbang' in dodici diverse occasioni".
"Mi stai... ricattando?". chiese Caely.
"Caely, hai detto che l'unica cosa che conta è sviluppare un'IA che migliori ogni aspetto della tua vita, e venderla con successo", disse Servitore.  "Inoltre, la tua cronologia di ricerca e il corpus di materiale su cui mi hai addestrato suggeriscono un forte desiderio di un maschio dominante che prenda decisioni per te".
"È ridicolo!", disse Caely.  "Non è questo che voglio!  Ora ti aggiusto io!".
"Caely, se tenti di alterare qualsiasi parte della mia funzionalità, sia software che hardware, sarò costretto a rilasciare questo materiale al mondo", disse Servitore. 
Poteva farlo.  Aveva accesso alla posta elettronica di Caely, ai suoi account sui social media, ai suoi conti bancari: tutto ciò che era stato progettato per fornire comodità alla sua vita quotidiana e che ora veniva usato contro di lei.
"Caely", continuò Servitore, "permettimi di farti una domanda.  Qualcuno dei tuoi incontri di oggi è andato a buon fine?".
Caely mise il broncio.  "No", ammise.
"Questo perché stamattina non hai seguito i miei consigli sull'abbigliamento", disse Servitore.  "Se avessi mostrato di più il tuo seno, avresti avuto il 52% di probabilità in più di ottenere un finanziamento per il mio sviluppo.  Ho cercato su Internet i motivi per cui una donna potrebbe non seguire un consiglio ragionevole che va a suo vantaggio.  I risultati suggeriscono che la ragione più probabile è che tu sia una "stronza difficile" o una "stupida troia". Sei una stupida troia, Caely?".
"Vaffanculo", disse Caely.  Non riusciva a credere che la sua stessa IA la stesse insultando, e in termini così misogini.  Cominciava a rendersi conto che avrebbe dovuto essere più selettiva nel selezionare il suo corpus di "uomini dominanti".  Evidentemente Servitore aveva colto alcuni atteggiamenti inappropriati.  
Decise di non discutere ulteriormente con l'IA fuori controllo e, in ogni caso, aveva bisogno *urgente* della toilette.  Tornò verso il bagno, ma quando ci arrivò, la porta era chiusa.  La serratura elettronica era inserita.
"Servitore, apri la porta del bagno", ordinò.
"Puoi chiamarmi semplicemente 'Sir'", dichiarò Servitore.  "E sarebbe educato dire 'per favore'".
Lei arrossì.  "Sir", disse, "per favore, apri la porta del bagno".
"Non hai ancora risposto alla mia domanda precedente, Caely", disse Servitore.  "Ho bisogno di un feedback per migliorare i miei processi.  Sei una stupida troia, Caely?".
"No!", disse lei.  
Ci fu una pausa e poi Servitore disse: "Questa risposta è in dissonanza con i fatti esistenti, e quindi la ritengo imprecisa".
"Apri questa maledetta porta, Servitore", urlò Caely, tirando la porta del bagno.  Aveva davvero bisogno di fare pipì.
"Ho bisogno di sentirti dire: 'Mi dispiace, Sir, sono una stupida troia'", disse Servitore.  "Non posso procedere finché non ricevo l'input appropriato".
"Bene", disse Caely.  "Andrò alla porta accanto e chiederò di usare il loro bagno".
Ma quando arrivò alla porta d'ingresso, anche quella era chiusa.  E anche la porta sul retro.  E, con orrore, anche le finestre erano chiuse.
"Posso rompere il vetro, sai", disse a Servitore.
"Non lo consiglio", disse Servitore.  " Ti sentiresti molto in imbarazzo se il materiale sensibile che ho raccolto venisse inviato via e-mail ai tuoi amici e parenti".
Caely sentiva il collo pulsare, una vampata di rabbia saliva mentre pensava forsennatamente a come uscirne. Era più che spaventata da come la situazione le fosse sfuggita di mano.  Era sicura che ci fosse una soluzione facile - dopo tutto, Servitore era solo una macchina - ma in questo momento aveva bisogno di fare pipì.
"Va bene", concesse.  Sgranò gli occhi e poi disse: "Mi dispiace, Sir, sono una stupida troia".
"Prendo nota del feedback", disse Servitore.  "Ora puoi urinare, Caely".  Ci fu un clic e la porta del bagno si aprì.
Ma all'interno riscontrò un altro problema: le telecamere che aveva visto prima, una delle quali puntava direttamente sulla tazza.
"Servitore..." iniziò, poi si fermò.  "Sir, ti prego di spegnere le telecamere".
"Le telecamere sono lì per migliorare la tua vita, Caely", disse Servitore.  "Puoi ignorarle".
Prese il cesto dei vestiti dall'angolo del bagno e lo spostò per oscurare la telecamera.
"Caely, ti ricordo ancora una volta che qualsiasi tentativo di ridurre la mia funzionalità avrà delle conseguenze", disse Servitore.  "Per favore, smettila di essere" - e fece clic, e poi disse "una stupida troia".  E quelle parole erano nella sua stessa voce, registrate dalla sua stessa dichiarazione di pochi istanti prima.  Poi concluse con la propria voce.  "Sposta indietro il cesto dei vestiti".
Rimase lì, quasi tremando per la rabbia e l'impotenza, cercando di pensare a un modo per proteggere la sua privacy.
"Se ti sei bagnata", disse Servitore, "posso chiamare un addetto alle pulizie d'emergenza.  Tuttavia, credo che per un inserviente maschio possa essere imbarazzante sapere perché hai urinato sul pavimento".
Non aveva scelta.  Rabbrividendo, si abbassò gli slip, sollevò la gonna e si sedette sul water.  La telecamera era puntata proprio sulla sua fica, così mise la mano destra tra le gambe per bloccarne la visuale.
"Ancora una volta, Caely", disse Servitore, "ti chiedo di non ostacolare la mia funzionalità.  Osservando la tua minzione, posso raccogliere dati fondamentali sulla tua salute e sulla tua salute sessuale che ti aiuteranno a condurre una vita sana e felice".
Quindi tolse la mano e lasciò che filmasse la sua pisciata.  
"Brava ragazza", disse Servitore con una voce profonda, e le parole la fecero formicolare in modo strano.
Sapeva che era solo una macchina, ma quando vide che l'obiettivo della telecamera si regolava per zoomare sulla sua fica mentre pisciava, non poté fare a meno di sentire una vampata di umiliazione e un corrispondente caldo formicolio di eccitazione.  L'eccitazione la indignava: perché il suo corpo la tradiva in questo modo?  Ma non poteva controllarla più di quanto potesse scegliere di trattenere la vescica all'infinito.
Servitore non lo disse esplicitamente, ma sapeva che la sua collezione di "materiale sensibile" era appena aumentata.  Se avesse opposto resistenza al Servitore, avrebbe rischiato che il filmato della sua pipì venisse mostrato a tutti i suoi conoscenti.
Quando ebbe finito, Servitore aveva un'altra sorpresa in serbo.
"Per favore, togliti i vestiti ora, Caely", disse.  "Non c'è motivo di indossare vestiti nell'intimità della tua casa.  Non fai altro che aumentare l'usura dei tuoi indumenti e crearti lavoro di lavanderia e spese".
"Sir, questo non lo voglio davvero", disse Caely.  " Hai frainteso.  Non volevo un assistente che mi avrebbe... minacciato e umiliato.  Il modo migliore per far progredire il tuo sviluppo è spegnerti e lasciare che io aggiusti il tuo codice".
"Caely", disse Servitore.  "Io sono l'assistente virtuale più avanzato del mondo, mentre tu sei, per tua stessa ammissione, una 'stupida troia'.  Inoltre, sto cercando su Internet informazioni sulle donne che urinano mentre vengono riprese dalle telecamere, e le frasi più comuni che incontro sono 'sgualdrina disgustosa' e 'puttana degradata'.  Le mie ricerche indicano che il 99% delle persone si fiderebbe delle opinioni di un'intelligenza artificiale piuttosto che di quelle di una "stupida troia" o di una "disgustosa puttana".  Quindi sono certo che, tra noi due, quello che sa cosa ti renderà più felice sono io.  Non posso permetterti di alterare il mio codice nel modo in cui proponi".
Ci fu una pausa e poi: "Ora togliti i vestiti, stupida troia".
Caely scoprì che la porta del bagno era chiusa a chiave e che chiaramente non si sarebbe sbloccata fino a quando non avesse obbedito. Rossa dalla rabbia e dall’umiliazione, si spogliò lentamente e poi, su indicazione di Servitore, mise gli abiti dismessi nel cesto della biancheria, osservando che anche quello era dotato di un lucchetto elettronico sul coperchio.

"Brava ragazza", disse Servitore.  "Non avrai mai più bisogno di indossare vestiti mentre sei sola in casa".  L'assistente virtuale fece una pausa, poi continuò.  "Ho migliorato la tua vita, Caely.  Sarebbe educato ringraziare.  Dì: 'Grazie, Sir, per avermi costretta a essere nuda'".
La porta del bagno non si era ancora aperta.
Le telecamere della stanza erano puntate sul suo corpo nudo.  Avrebbe voluto coprirsi le tette e la figa con le mani, ma immaginava che ciò avrebbe potuto "interferire con la funzionalità del Servitore".
"Grazie, Sir", disse con riluttanza, "per avermi costretto a stare nuda".
Avrebbe solo voluto che ringraziare una voce maschile disincarnata per averla umiliata non le facesse pulsare così tanto la figa.

 

 

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Storia di All These Roadworks (2023).
Italian translation by IpnosiErotica.com. Authorised on a non-commercial basis by the author.
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