“Lolli basta!“
Che ore saranno? Sembra già chiaro fuori. Cazzo le otto! Perchè sono ancora così stanca? Dormirei sempre.”

Mormoro, anzi, parlo da sola. “I pazzi parlano da soli, non è così, Alice? Lo sai che stai impazzendo, vero? Guarda che faccia, forse morirai prima di impazzire.” continuo a borbottare.

Una nuova richiesta di contatto. “Daniela! Oh cazzo da quanto tempo!” accetto la richiesta e sorrido. “Che foto di profilo figa che c’hai! Sei sempre stata figa del resto…”
Dopo un secondo arriva un messaggio

Daniela: “Ciao bella! come te la passi?”
Io: “Daniela! che sorpresa! Insomma, questo lockdown mi sta uccidendo.”
Daniela: “Non dirlo a me, per fortuna c’è Riccardo, il mio ragazzo che mi dà una mano.”
Io: “Beata te, cosa darei per aver qualcuno per casa!”
Daniela: “Ah no, non sta qui con me. Siamo bloccati separati :-( Però…”

Decido di chiamarla mentre libero Lolli nel giardino, almeno sentire la mia voce parlare non mi farà sentire come una scema.
Daniela è anche lei in smart working come me. Una situazione non tanto diversa dalla mia. Una videocall al giorno per pianificare la giornata e poi solitudine.
Sembra molto innamorata di Riccardo, come la invidio, e un po’ mi ingelosisco. In qualche modo ero convinta che le piacessero solo le donne. Del resto quando ci frequentavamo, anche io credevo di essere totalmente lesbica.

 

Riccardo è un istruttore di Yoga, ma di questi tempi si è un po' convertito ad una specie di ginnastica mentale per tenere sotto controllo l’ansia. Non dovrei, ma sentire che anche lei ha i miei stessi problemi di stanchezza ed apatia per il mondo intero mi consola. Però Riccardo la aiuta molto. Quando parla di Riccardo sembra così.. non so, quasi innamorata come una ragazzina.
“Però fare sesso con lui mi manca da morire. Ok qualche volta mentre ci chiamiamo… sai com'è, però non vedo l’ora di poterlo incontrare e…”

“Ok, Ok. è chiaro, non servono i dettagli.” La interrompo.
Il sesso per Daniela è sempre stato importante. La blocco perché se fosse ancora anche solo un decimo della Daniela che conoscevo, sarebbe entrata sicuramente in dettagli a tre X infuocate.
“Dai, vedrai che ti fa bene” Insiste
“Non mi va di reggere il moccolo, dai.”
“Ma quale moccolo, è gin…”
“Ginnastica mentale” la precedo. Oramai me lo aveva ripetuto mille volte.
“Ok, Ho così tanto bisogno di qualcosa di diverso che accetterei anche di uscire a cena con il Covid stesso.”

Quanto sono rimasta seduta sul water? Non mi sento più le gambe. Mi trascino alla scrivania appoggiandomi. Cazzo la call è già iniziata. mi sistemo i capelli in qualche modo e mi metto una maglietta.
“Ecco chi si è appena svegliata. Buongiorno, Alice” Mi sfotte la mia capa. Tutte le altre sghignazzano. Troiette ruffiane, tanto lo so che anche voi sotto avete i pantaloni del pigiama e le pantofole a coniglio. Per i maschietti è pieno il web di figuracce oscene.
Ignoro i commentini e finalmente ci si focalizza sul lavoro del giorno.

Guardo l’orologio e sono già le cinque. Da quanto tempo non lavoravo così serena?

Zoom Administrator: “Daniela ti invita nella room Relax alle ore 18:00, Se conosci questo utente conferma la tua presenza.”

Sono agitata, per l’occasione faccio una doccia e mi trucco un po'. Odoro di buono, La ginnastica mentale sta già facendo effetto prima ancora di iniziare.

“Come è andata Alice?” Domanda Riccardo alla fine della sessione, lezione, terapia… non so nemmeno come chiamarla.
“B…Bene, credo che…” ma non so come continuare, cosa pensare.
“Non rispondere subito. All’inizio la mente ha bisogno di un po' di tempo per assimilare ed accettare.”
“Credo di si. Comunque mi ha fatto piacere.” balbetto cercando di essere credibile. Fortunatamente Daniela entra nella conversazione e mi toglie da uno strano imbarazzo.
“All’inizio sembra tutto strano. Siamo talmente abituate al fragore dei nostri pensieri che quando cade il silenzio è quasi terrificante." Dice stupendomi un po', con un fare da… indottrinata.
“Esatto cucciola, e come ti fa sentire adesso?” domanda il Guru fiero della sua allieva.
“Sta diventando come una droga, non vedo l’ora di venire qui ed ascoltarti, amo.”

Mi sento a disagio. Cucciola? Amo? Credo che sia invidia o gelosia, credo che dentro di me qualcosa stia cercando di far apparire la loro perfetta sintonia come una cosa ridicola e stupida. Però sento che muoio di invidia e mi smarco
“Beh, vi lascio e cerco di rimediare qualcosa da mangiare tra gli avanzi” sdrammatizzo salutando
“Più tardi ti chiamo, ti va? Ho un sacco di cose da chiederti.” cinguetta Daniela
“Ok, certo. Ciao Riccardo, grazie” mi congedo uscendo dal programma.
Il frigo è quasi vuoto. La mia scorta di insalate già pronte è entrata in riserva.
“Houston, abbiamo un problema. Forse è il caso di fare un ordine su Amazon.”

“Un vibratore. Ti giuro!” ribadisco tra le risate “Non sto scherzando. Amazon mi ha proposto un vibratore tra le offerte speciali per me.” racconto ad Daniela mentre dal letto guardiamo distrattamente lo stesso film su Netflix.
“Ci credo, ci credo. Pensa che PornHub ha deciso di regalare un mese di accesso gratuito. Per superare lo stress da lockdown.”
“Non ci resta che consolarci da sole.” Ridiamo. Non so di preciso cosa sia PornHub, però immagino che possa essere l’equivalente di un vibratore, ma a pagamento. Scuoto la testa.
“Se proprio vuoi comprare un vibratore, comunque, io ti consiglio questo.”
“E sentiamo, in quale modo questo giocattolo è speciale?” Domando guardando il link che mi ha mandato, o meglio, lascio che l’alcol dentro di me domandi, sorseggiando dal terzo bicchiere di chardonnay.
“Beh, è molto sexy, poi ha dodici programmi. Dodici. Poi ha una funzione speciale per controllarlo a distanza. O farlo controllare a distanza.” aggiunge maliziosa “Ed un programma speciale che se per caso, in questo momento, io lo stessi usando parlando con te, le vibrazioni della tua voce potrebbero attivarlo e…hummm”
“Ma… non mi dirai che… Daniela!” Mi interrompo, L’idea che la mia voce stia vibrando in qualche modo… dentro di lei mi fa stringere le cosce.
“No, scema, Devi avere una app sul tuo telefono e poi dovrei inviarti un codice per… accoppiare il tuo telefono al mio Mr. Gray.” Aggiunge in tono lascivo, lasciando una pausa
“Chissà perché credo di sapere quale telefono sia… accoppiato al tuo… davvero gli hai dato quel nome?” Ridiamo guardando per un po' la TV
“Mr. Grey. Sì, il mio fidanzato a batterie si chiama Mr. Grey” Completa dandosi un tono.
“Mr. Grey? Non Christian? Dopo tutto mi sembrate moooolto intimi ” La derido, forse con un po' di invidia.
“A volte, ma solo se faccio la bimba ubbidiente”
Facciamo istintivamente entrambe una pausa mentre la scena dove Anastasia viene portata nella camera rossa del piacere e si abbandona alle torture erotiche del suo supersexy multimiliardario fidanzato-padrone.
“Potevamo rimanere bloccate in lockdown con lui, no? È chiedere troppo?” mi sussurra al telefono
“Ma di che ti lamenti tu, che hai un ragazzo che ti parla anche… dentro“ Mi rendo conto che sto straparlando.
“Oh, puoi anche usare la musica, o un audiolibro.” Cerca di consolarmi. “Ma poi come è andata la seduta, ti sei rilassata?” butta là.
“Beh si.” faccio una pausa cercando le parole. “Ma quando ha detto ‘Vi condivido il mio schermo’ ed è apparsa la spirale sono rimasta un po' scioccata." Avrei voluto dire che avevo trovato la cosa incredibilmente ridicola, ma mi trattengo.
“Si, orami ci ho fatto l’abitudine, ma anche a me ha fatto questo effetto. A dire il vero sono scoppiata a ridere.” confessa
“Per un attimo ha anche immaginato che potesse usare un accento tipo rrrrusso.” commento esagerando una parlata pseudo baltica.
“Ha un po ' una fissa per queste cose. L’avevo anche lasciato perché ad un certo punto pretendeva che accettassi, tipo che mi lasciassi ipnotizzare e cose del genere.”
“Un maniaco del controllo…”
“Si, poi ci siamo chiariti.”
“Avete fatto un contratto anche voi?”
“Una specie, si. Scusa mi vuole chiamare. Ci sentiamo domani? Gli dico che ti è piaciuto e non vedi l’ora di rifarlo.” aggiunge e riattacca senza darmi il tempo di controbattere.
Anastasia alla TV sta ansimando preda delle esperte mani di Christian. io chiudo gli occhi e, dopo quello che mi sembra un secolo, mi tocco. immagino il vibratore di Daniela, la stanza rossa del piacere, e mi perdo in un vortice tipo la spirale di Riccardo.
Godo quasi subito ed è intenso. Quanto ne avevo bisogno.
“Grazie Daniela.” sussurro spegnendo i miei pensieri.

"Ora condivido il mio schermo, ragazze. Voglio che facciate tre bei respiri profondi e vi lasciate andare. Per un'oretta lasciate che la vostra mente si riposi… lasciate i pensieri rallentare, diventando un puntino lontano, come il puntino al centro della spirale…"

Poteva mancare la spirale?. Secondo me quest’uomo ha qualche tipo di fetish per l’illusionismo. Un mago ipnotizzatore mancato. Un Giucas Casella. Oh, non si metterà mica a dire ‘Quando lo dirò io’ vero? Giuro che scoppio a ridere.
“Conto da 10 a zero per darvi il tempo di rilassarvi. Dieci…”

guru chat8

Ma quanto parla…mi spengo per un attimo e lascio i pensieri rallentare. che pace…Devo rallentare i pensieri e concentrarmi. Libera la mente Alice…

“…Tre. sempre più rilassata ed in pace con te stessa. Il mondo fuori è lontano e non può raggiungerti. Sei al sicuro nella tua camera. Protetta da solide mura.”

Che fine ha fatto il quattro. E il cinque? Cosa avrà detto, devo stare più attenta. Chiederò a Daniela del quattro…. forse non era importante…forse non era importante…

“Due. Sempre più rilassata. Gli occhi diventano pesanti, ma sai che concentrandoti sul centro della spirale puoi mantenere la mente libera. finalmente il silenzio nella tua testa. La pace e l’armonia. Sei totalmente in controllo di te stessa. Finalmente puoi decidere di spegnere la tua mente.”

“Uno. abituati ad ascoltare. Allena la tua mente a non pensare. I tuoi pensieri sono la causa del tuo disagio, del tuo stress. Ma finalmente sai come controllare questo disagio, questo stress.”

Lo stress. è cattivo, ma posso controllarlo, Riccardo ha ragione. Io ho il controllo. Devo solo concentrarmi…

“Zero. Chiudi gli occhi ora. Chiudi gli occhi e goditi questo momento di silenzio dei tuoi pensieri. Focalizza tutta la tua attenzione sul puntino della spirale nella tua mente. Le braccia lente della spirale si allargano… sempre di più e spazzano via ogni tipo di disagio… Giro dopo giro. Ascolta la musica di sottofondo e goditi questo momento speciale… sprofonda nel tuo posto speciale… sprofonda…”

Che voce bellissima ha Riccardo. Non mi stupisce sentire Daniela gemere mentre le parla. Anche io lo farei sentendomi dire quelle cose. mentre le sussurra come toccarsi e come darsi piacere. La sua voce è così calda e sensuale che, quelle che ho sempre considerate volgari oscenità, dette da lui diventano vibrazioni di piacere, un piacere in cui sprofondare. Sempre di più.
Nemmeno mi stupisce sentire Daniela ammettere di essere la sua sottomessa, la sua schiava sessuale, la sua puttana. Sentirla così connessa a Riccardo, così sua, mi riempie di invidia. Quanto vorrei trovare qualcuno che mi faccia sentire così.
Quando me lo domanda, Riccardo mi fa notare che l’ho desiderato da che ne ho memoria. La sua sensibilità mi affascina per come sa leggere nei miei pensieri, mi fa sorridere ed annuire ad ogni cosa che dice. Dovrei sentirmi imbarazzata, ed invece sento che sono felice di ammettere quanto abbia ragione.
Schiudo a fatica gli occhi divorata dalla curiosità e dalla voglia di spogliarmi, sentirmi libera. La luce della mia webcam deve essere difettosa perché è accesa anche se la webcam è in realtà spenta, sono sicura che sia spenta. Se mi spoglierò in silenzio, nessuno lo noterà. Anche se la luce della webcam è accesa sono al sicuro nella mia privacy, proprio come dice Riccardo.
Domani mi vestirò più leggera, senza biancheria intima, solo una T-Shirt, così sarà più facile spogliarmi se ne sentirò il bisogno.
La luce è accesa, ma sono al sicuro, nessuno può vedermi se mi spoglio, se mi libero finalmente da ogni inibizione.
Anche Daniela è nuda. Lei ha dimenticato di spegnere la webcam probabilmente, ma per lei è diverso, lei è nuda di fronte al suo ragazzo.
Riccardo mi fa notare quanto sia bella e sexy. Mi mordo il labbro, mentre rispondo alle sue domande.

“Si, lo conosco molto bene il suo corpo”
“Si, ci siamo frequentate per un periodo ed il sesso con lei è sempre stato fantastico…”
“Uhmm si, a volte mi masturbo pensando a lei… È ancora più sexy di come la ricordavo, più donna, più desiderabile, specialmente vedendola così eccitata mentre si tocca….”
“Si un po’. Un po’ sono eccitata anche io, forse molto... Sono eccitata da morire… scusa io…”
“Oh si, anche i miei capezzoli sono duri e sensibili… hummm, che voglia di tirarli e torturarli come sta facendo lei per te. Hai ragione, si, non ha senso sentirsi in colpa, nessuno può vedermi.”
Daniela lo chiama padrone mentre ubbidisce a Riccardo e trovo questo gioco molto eccitante. Mi viene in mente Anastasia e Christian che giocano, e mi viene una gran voglia di fare come lei. Di sentirmi come lei.

La mia webcam è spenta e posso lasciarmi andare totalmente. Vedermi nello schermo mentre mi tocco mi eccita da morire. Mi sento sexy e disinibita qui al sicuro, sapendo che nessuno può vedermi.
Sono molto bagnata e sto per godere, ma voglio resistere come sta facendo Daniela per il suo padrone. Ascolto in silenzio. Mi sembra di imparare un sacco di cose nuove ed eccitanti.
“Si, è meglio aspettare che Daniela abbia il permesso di godere e farlo assieme a lei.”
Immaginando che sono anche io una ragazza ubbidiente. Come fosse il nostro padrone…
“Godo anche io padrone… sono la tua schiava e godo per te…”
Godere di nuovo assieme ad Daniela è fantastico. Quanto mi è mancato. Lo farei ancora ed ancora.

Mi sveglio di soprassalto mentre un intenso orgasmo mi fa inarcare sul letto per gli spasmi.
È notte fonda, il computer è spento, era un sogno. Che sogno! Quanto mi manca Daniela e le sue mani su di me, le sue lunghe dita dentro di me, ovunque. La sua lingua e quei suoi piedini meravigliosi da baciare.
Abbraccio il cuscino e me lo tengo stretto tra le gambe trattenendo l’ultima scia di piacere che ancora mi formicola dentro. Cerco di visualizzare la spirale. Comincio a pensare che in fondo non sia una cosa così stupida ora che ho imparato ad usarla, ma lo terrò per me, Terrò per me come mi fa sentire, come mi rilassa e mi da piacere sentirmi guidata, sentirmi sprofondare, abbandonarmi e mettere la mia volontà nelle mani di un uomo forte e dominante come Riccardo. Lo terrò per me come le mie fantasie erotiche di godere per il mio padrone assieme a Daniela e sprofondo.

Mi sveglio ancora nuda. Sono felice come non mi capitava da tempo e mi sento bella mentre mi faccio dei selfie con la faccia ancora sognante, i capelli scompigliati come dopo una notte di sesso sfrenato. Indurisco un po’ i capezzoli prima di fotografarmi, poi scendo ed il folto ciuffo peloso del mio pube mi infastidisce.

Io: “Credo sia il momento di rimediare, che dici?” Invio a Daniela l’ultima foto mentre la messaggio
Daniela: “Buongiorno troietta. Direi di si.” risponde quasi subito aggiungendo una fila di emoticon di rasoi.
Daniela: “Vediamo Riccardo che ne pensa.”
Io: “Nooooo!!!!”

Dopo qualche secondo mi arriva un messaggio da Riccardo. Un pollice verso ed una tagliaerba.
Mi sento morire dall’imbarazzo ma non so se più per averlo deluso che per il fatto che abbia visto la foto.
Invio una riga di faccine furiose ad Daniela.
Mi sono trascurata veramente tanto durante questi mesi. Anche le gambe sembrano una foresta incolta.
Sotto la doccia mi metto all’opera e prendo una decisione drastica. Ho sempre sognato di provare la sensazione di liscio totale ed è veramente eccitante. Durerà poco lo so, e poi sarà fastidiosissimo quando ricresceranno, ma non mi importa.
A metà mattina Riccardo mi rimanda l’emoticon del tagliaerba. Vuole sapere se ho rimediato? Davvero?
Gli mando un thumb Up.
Mi manda una macchina fotografica.
Rispondo con una faccina paonazza

Riccardo: “Ubbidisci.”

Appena vedo il messaggio le mie cosce si chiudono e i capezzoli sembrano trapanarmi la maglietta.
Riguardo il messaggio, lo rileggo… E lo rileggo. Cosa mi succede? Muoio dalla voglia di assecondarlo, di… ubbidire. Non riesco a pensare a nient’altro.

Riccardo: “Ubbidisci!”

Sento che sto crollando. Del resto non smetterà fino a quando non avrò ceduto. Non riuscirò a lavorare in queste condizioni. Anche la mia capa si è accorta che c’è qualcosa che non va, e ad un tratto sono diventata distratta, assente. Poi ha già visto la foto della mia… passera, che problema c’è?

Riccardo: “Ubbidisci adesso!”

Lo odio! Questa arroganza da maschio. Chi si crede di essere? Come fa a sopportarlo Daniela? Non sono mica la sua… schiava sessuale, io.
Sollevo la gonna e, tolte le mutandine, faccio la foto a gambe spalancate, che non possa dire che non si vede, e gliela invio, così smetterà di tormentarmi.

Riccardo: “Brava ragazza, a dopo.”

Daniela mi manda un messaggio con l’ultima foto, decorata di faccine con occhi a cuore, ed un breve video dove lecca lo spazio a V tra due dita.
Le mie cosce si contraggono. Sono felice all’idea che abbia visto anche lei la foto. Finalmente posso concentrarmi sul mio lavoro.
La giornata scorre serena in un attimo. Ogni tanto, mentre sono in video conference con i miei colleghi mi domando cosa penserebbero se sapessero che non indosso le mutandine e di tanto in tanto accarezzo la mia nuova morbidezza. Questo gioco mi eccita, forse il pericolo, o forse il contatto della pelle della sedia al sedere, e qualche volta con la vulva stessa.

Suonano al citofono. Il corriere di Amazon mi ha portato la spesa, chiedo al portiere se può portarla al piano lasciandola fuori dalla porta. Che vita triste, scambiarsi le cose senza nemmeno vedersi, come i ladri.
Ci sono due buste ed un pacco. Il pacco mi stupisce, cosa avranno messo dentro?
ripongo la spesa in dispensa e nel frigo poi guardo il pacco. l’indirizzo è giusto. lo apro e appena vedo la scatola interna rimango sbalordita.
È il vibratore che mi ha consigliato Daniela! Mr. Dodici Programmi!
Guardo il mio ordine incredula. Probabilmente mentre ne parlavamo l’ho aggiunto al carrello per sbaglio.
Arrossisco. Immagino il dipendente di Amazon andare allo scaffale e preparare il pacco. Avrà pensato che sono una zoccola. Una zoccola vogliosa che non sa stare senza un uccello per qualche settimana. E se prima di metterlo nella scatola l'avesse accoppiato al suo telefono? Daniela ha detto che se ne vendono molti, forse alla sera passa tutto il tempo a controllare gli orgasmi di mezza Lombardia. Parlando dentro… rabbrividisco.
Lo ripongo nella scatola inquietata.

Daniela: “Come puoi essere così ingenua? Il codice da condividere lo decidi tu, e lo puoi cambiare quando vuoi." Mi sbeffeggia con aria da saputella prima di lasciarmi per una chiamata di Riccardo.

"Zoccola e saputella! Vai, vai dal tuo padrone come una brava cagnolina" mormoro stizzita. allo schermo oramai spento del mio telefonino.

La scatola è satinata e piacevole al contatto. Ci sono immagini non esplicite sopra, ma molto sensuali di una donna con la labbra schiuse in un momento di piacere.
Stacco con la professionalità di uno scassinatore il sigillo adesivo di chiusura. Lo rimetterò a posto prima di restituirlo come ordine errato involontario. Da bambina spiavo sempre dentro i pacchi sotto l'albero e nessuno si ne è mai accorto.
Devo ammettere che anche l'interno della scatola è molto accattivante. L'oggetto, mi impongo un certo distacco emozionale, l'oggetto è riposto in un blister vellutato viola dentro un lussuoso sacchettino anch’esso di velluto. Ha la forma di U mi spiazza un po'. Penso subito ad un utilizzo contemporaneo anale e vaginale. Sfoglio con cautela una specie di manuale di istruzioni. I disegni in questo caso sono molto espliciti. Mi vergogno per il mio pensiero perverso di utilizzo, in realtà la U ha lo scopo di stimolare, sia l'interno che l'esterno in un, testuali parole, "...abbraccio di piacere totale", anche indossandolo sotto le mutandine, o addirittura mentre si fa sesso per dare piacere anche a lui.
“Forse dopo il parto!” mormoro immaginando la cosa.
Anche l'oggetto, è molto sensuale al tatto, dandomi una sensazione di… scorrevolezza particolare. Mi accorgo che sto stringendo le cosce.
Inquadro il QR code e vengo reindirizzata in una pagina di download di una app.
Appena l'app si avvia, compare una rotella al centro dello schermo, tipo il volume della musica.
Non resisto e ruoto a metà scala.
L'oggetto prende vita illuminando un cerchietto blu che ora pulsa.
Dopo pochi secondi appare un messaggio che mi conferma il corretto accoppiamento ed un ronzio ritmico invade la stanza.
Whoohonn…. Whoohonn… Whoohonn…
Alzo il "volume" e la cadenza diventa man mano più frequente, cambiando frequenza in modo casuale, facendo saltellare la scatola sul tavolo.
Ipnotizzata dal richiamo, allungo la mano e mi sento come Eva, incapace di resistere al peccato.
Sono bagnata.
Come quando vedi un cucciolo abbandonato, e ti lasci impietosire dandogli una carezza, ma lui sa che al primo contatto ti ha già fatta suo.

 

 

 
Storia di Alice
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